Ex Confraternita di Sant'Antonio Abate e Cappella di Sant'Anna
Guida ai cicli pittorici
autore
Adriano Antonioletti
Niella Tanaro (Nigella ad Tanagrum) e il suo territorio, in origine abitati dai Ligures, dopo la conquista romana diventa parte della Gallia Cisalpina come Municipio di Augusta Bagiennorum.
Viene citata nei documenti come donazione imperiale al Vescovo di Asti (901) che delega il governo locale prima ai Marchesi Del Vasto e poi, dal 1142, ai Marchesi di Ceva. Pagus importante perché attraversato dalla via Bagienna (nota anche come via Sonia) e, in epoca medievale, dalla via Palmaria e da una Via del Sale, arterie trafficate (fondamentali) da e per la costa ligure. Niella Tanaro costituiva un nodo strategico di collegamento tra i più importanti centri piemontesi ed i porti liguri, fra i quali si erano sviluppati scambi commerciali, economici ed anche culturali. La fitta disseminazione lungo tali percorsi di edicole, cappelle ed oratori e la presenza in Niella di un Hospitale testimoniano anche il costante transito di fedeli sulle vie di pellegrinaggio.
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